Una giornata nella vita, fatta di gesti quotidiani così antichi e così nuovi da apparire eterni. Le occupazioni della casa, la preparazione del cibo, il bucato, l’orto. E la pratica dell’Arte così naturale come l’atto del respirare o del camminare.
Non prerogativa né capriccio di pochi, ma valore condiviso da molti, strumento per comprendere la vita e la sua origine. A tutti in verità è dato un minuscolo seme da tener vivo, coltivare e far crescere, fino a identificarcisi al punto di essere Artisti.
La sensibilità di un quattordicenne, Pietro Lorenzo, che in un “corto” girato con mezzi essenziali, ritrae come inevitabile e naturale la presenza dell’Arte nella vita di Cristina, che ne ha fatto la sua professione.
Tracciare forme su una tela, allo stesso modo di come uno stormo di uccelli solca il cielo, come il sole fa brillare la rugiada, il vento caldo asciuga le lenzuola stese, gli alberi danno ombrelli di fronde per la lettura di un libro.
Mettere Amore in ogni gesto, per renderlo denso di ciò che riempie l’esistenza, la stessa Cura e Dedizione che permette di rendere indimenticabile un’Opera d’Arte, impiegata per rendere indimenticabile ogni momento del giorno, consacrandolo a noi stessi, alle persone che ci sono care, e alla meraviglia del Creato.
Il momento in cui la moltitudine capirà quanto l’Arte e la Vita siano in realtà sinonimi e quanto semplice, senza tempo e meravigliosa sia la loro parentela esistenziale, è più vicino di quel che appare a prima vista.
E in tanti allora, troveranno come pacificarsi con la propria natura.