Abbiamo incontrato Gilberto Grilli. Biografo dell’artista Pietro Annigoni (1910,1988) e più importante collezionista della sua opera.
Entrare nella sua casa di Fano corrisponde ad un vero e proprio viaggio nella bellezza dell’arte in un’infinità di spazi riempiti di opere di ogni tipo, libri, sculture. Tutto esposto con un ritmo così denso che l’occhio si perde e non sa più dove guardare.
Gilberto è un appassionato d’arte vero. Seleziona solo quello che corrisponde alla qualità più alta della rappresentazione grafica e pittorica. Inoltre ama godere della vista delle opere che colleziona e le espone il più possibile negli spazi in cui vive.
Gran parte della sua vasta collezione però si trova per forza di cose in un archivio molto ben curato.
Io mi sento inserito nel mio tempo. Se poi il mio tempo non si inserisce in quello degl’altri non è colpa mia
PIETRO ANNIGONI
La prima caratteristica che colpisce di Gilberto Grilli è l’enorme disponibilità ad ospitare, a condividere il privilegio di trovarsi immerso nella bellezza. Questa caratteristica emerge molto netta e sincera dall’intervista nata in seguito al nostro incontro.
Dopo un primo approccio con la sua collezione ci siamo rassegnati al fatto che il nostro reportage non sarebbe mai stato sufficiente a dare un’idea della quantità e della qualità del materiale raccolto da Gilberto.
L’altra grande passione artistica di Gilberto Grilli è il pittore Riccardo Tommasi Ferroni (1934, 2000) per trattare il quale Gilberto ci ha offerto la sua disponibilità in un prossimo futuro.
Ma gran Parte della collezione riguarda le opere di Pietro Annigoni, divenuto celebre per essere stato il ritrattista di alcuno dei personaggi più influenti del ‘900.
La regina Elisabetta II, il principe Filippo di Edimburgo, la principessa Margaret, la regina madre, Giovanni XXIII, John Fitzgerald Kennedy, Alcide De Gasperi, Mohammad Reza Pahlavi con l’imperatrice Farah, Margherita II di Danimarca e molti altri.
Ma con Gilberto Grilli si scopre soprattutto l’Annigoni dei ritratti ai famigliari, alle persone comuni, dello schema classico, del nudo e della rappresentazione della scena mitica o bucolica.
Gilberto Grilli ci racconta di aver scoperto per caso, in età molto giovane, l’opera di questo grande artista rimanendo affascinato dall’incontro con un suo quadro.
Quel quadro, insieme a molti altri, oggi è di sua proprietà. Ed è stato esposto, insieme con gl’altri, nelle numerosissime mostre da lui organizzate negl’anni ogni qualvolta ce n’è stata occasione.
Gilberto Grilli è anche autore di numerose biografie di Annigoni nonché curatore di molti suoi cataloghi.
In seguito alla scoperta dell’opera di Annigoni, negli ormai lontani anni ’80, Gilberto fece la coraggiosissima scelta di lasciare la sua attività lavorativa per seguire il maestro. È stato una delle figure più vicine ad Annigoni negl’ultimi anni della sua vita.
Ecco perché Gilberto Grilli oggi è in assoluto il più importante testimone della filosofia, del pensiero, dell’esperienza di vita di uno degli artisti più illuminati del ‘900.
I rapporti con la Regina Elisabetta
Nel muoverci in un mondo di oggetti ognuno dei quali porta con sé una sua storia, spesso carica di meraviglie, Gilberto Grilli ci mostra anche una lettera ricevuta durante rapporti tenuti con la corona inglese.
La Regina Elisabetta infatti ha voluto acquistare uno dei uno dei bozzetti preparatori fatti da Annigoni per il suo ritratto. Anche questo era di proprietà di Gilberto Grilli.
Questo documento, su carta intestata delle istituzioni monarchiche inglesi, viene reso pubblico per la prima volta.
Gilberto ci mostra anche un’immagine dell’opera quando era in suo possesso e la stessa esposta nei palazzi reali.